La frase del mese...

“Ma i moralisti han chiuso i bar e le morali han chiuso i vostri cuori e spento i vostri ardori: è bello ritornar "normalità", è facile tornare con le tante stanche pecore bianche! Scusate, non mi lego a questa schiera: morrò pecora nera!” (Francesco Guccini)

lunedì 19 novembre 2007

Licantropi, streghe e vampiri. O solo malati?


La diversità è parte integrante del mondo biologico, è linfa che ha favorito l'evoluzione delle forme viventi. Tra gli esseri umani, purtroppo, la diversità etnica, culturale e religiosa diviene spesso motivo di intolleranza e conflitto.
La diversità del malato, poi, viene spesso rifiutata dai sani, perchè la malattia può trasformare il corpo e renderlo poco gradevole.
Così l'ignoranza e l'intolleranza per i "diversi", hanno contribuito a creare mostri e superstizioni a riguardo.
Storie fantastiche sui licantropi, streghe e vampiri, spesso nascono da anomalie fisiche e mentali, anche di natura genetica.
L'hypertrichosis universalis congenita potrebbe aver alimentato la leggenda dei licantropi, perchè alterando la funzionalità delle ghiandole surrenali, causa una crescita abnorme di peli. E' noto il caso della famiglia Gonzalvus nel 1500, che ne era colpita.
E che dire delle streghe di Salem, arse vive o impiccate nel 1600 perchè ritenute indemoniate?
Le poverette erano in realtà affette dalla còrea di Huntington, (còrea in greco significa danza), un morbo ereditario neurodegenerativo, scoperto da Huntington alla fine del 1800, che causa amnesia e movimenti incontrollati del corpo.
Infine, il classico aspetto dei vampiri sembra avere sorprendenti analogie con il quadro patologico di un'altra malattia genetica rara, la porfiria eritropoietica: anemia, pallore mortale, fotosensibilià, intolletanza all'aglio, dentatura pronunciata. Non a caso Bramk Stoker, il papà letterario di Dracula, era un medico.
M. Francone

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