La frase del mese...

“Ma i moralisti han chiuso i bar e le morali han chiuso i vostri cuori e spento i vostri ardori: è bello ritornar "normalità", è facile tornare con le tante stanche pecore bianche! Scusate, non mi lego a questa schiera: morrò pecora nera!” (Francesco Guccini)

sabato 12 aprile 2008

L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello


Accostandosi ai casi neurologici in maniera che oggi verrebbe definita olistica, Oliver Sacks costituisce un esempio per tutti coloro che si trovano ad avere a che fare, professionalmente, con la sofferenza. Prima che casi clinici, bizzarrie neuropsicologiche, i pazienti di Sacks sono uomini e donne che, attraverso la malattia, riflettono un modo personale e originale di vedere il mondo, sono individui nella loro interezza. Sacks, richiamandosi alla tradizione di Ippocrate e Lurjia, è fautore della reintroduzione della storia clinica in medicina.

Il libro è suddiviso in quattro sezioni: la prima parte raccoglie una serie di storie i cui pazienti sono afflitti da una sindrome legata alla perdita di una funzione cerebrale. In questa sezione si trova, a detta dell’autore, il caso clinico più importante ed interessante che dà il nome a questo libro (l’uomo che scambiò sua moglie per un cappello). La seconda sezione riguarda invece i casi in cui vi è un esubero, un eccesso nella sintomatologia, nella terza vengono descritti storie di reminescenze e l’ultima è dedicata al mondo dei semplici. Buona lettura...

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